Grosseto 15 aprile 2013- Via al procedimento in corso al Teatro Moderno di Grosseto per l’esame delle richieste di rinvio a giudizio contro Francesco Schettino e altri 5 indagati fatte dalla Procura grossetana al termine delle indagini sul naufragio della nave Costa Concordia all’Isola del Giglio. In questa prima fase il gup Molino ha previsto udienze fino al 24 aprile. Oltre a Schettino ( presente in tribunale) le richieste di rinvio a giudizio riguardano gli ufficiali di plancia Ciro Ambrosio e Silvia Coronica, il timoniere indonesiano Jacob Rusli Bin, l’hotel director della nave Manrico Giampedroni, il coordinatore di crisi della flotta Costa, Roberto Ferrarini. Tutti sono accusati di omicidio plurimo colposo e lesioni plurime colpose; Schettino anche per abbandono di nave, naufragio colposo, abbandono di persone incapaci e omesse comunicazioni alle Capitanerie di porto. Di naufragio colposo sono accusati anche Ambrosio, Coronica e Rusli Bin. Il comune del Giglio chiede almeno 80 milioni di danni. Il Comune dell’Isola del Giglio ha chiesto per il naufragio della Costa Concordia danni quantificabili in almeno 80 milioni di euro. Tra gli altri hanno chiesto di essere ammessi al processo come parti civili anche il Ministero dell’ambiente, la Regione Toscana e alcune decine di naufraghi tramite i loro difensori. Gli 80 milioni di danni chiesti dal Giglio sono stimati, secondo i legali del Comune, «agli evidenti irreparabili danni alla propria identità, alla sua naturale vocazione turistica e alla sua immagine destinata ormai ad essere associata a tale tragico evento. Senza dire poi del più completo stravolgimento di una delle più belle aree paesaggistiche del suo territorio e della sua costa, del porto, della vita dell’isola e della popolazione, così come della macchina amministrativa che nei tempi successivi al naufragio subì un blocco destinato a proseguire fino alla rimozione del relitto». I passeggeri chiedono invece 500mila euro per ogni naufrago.
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