Napoli, 3 aprile 2013 – Oramai è la parola d’ordine: ricostruire. Unita a quell’altro termine perentorio: subito. L’hanno pronunciata in migliaia durante il flash mob nella domenica successiva al rogo che ha distrutto Città della Scienza. Sembra retorica. Forse per qualcuno lo è, soprattutto per chi del polo museale-scientifico ne aveva sentito parlare forse mai. Tant’è, ora a Bagnoli ci è arrivato pure il commissario all’Ambiente dell’Unione europea, Johannes Hahn, quello che fa tanto paura perché ricorda la multa che ancora rischia essere comminata all’Italia per il piano monnezza, che non convince del tutto lo staff del commissario. Ma ora Hahn è venuto per camminare sulla cenere, non sul pattume. A Napoli ci è venuto proprio per vedere coi suoi occhi, dicono e dice lui stesso, per vedere di che si tratta e cosa è o cosa era il polo di ricerca e divulgazione scientifica di Napoli. Ad accoglierlo, il presidente della Fondazione Idis-Città della Scienza Vittorio Silvestrini, l’uomo che dalle istituzioni presenti prende una certa distanza. Silvestrini rimarca una convinzione, ovvero che la Città va ricostruita esattamente dov’era prima del rogo. “Per difendere la nostra libertà – dice – siamo pronti a rinunciare ai finanziamenti pubblici”. Polemiche a latere, il commissario Hahn ha consumato la sua visita accompagnato dal presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris. “Sono venuto qui per vedere con i miei occhi”, ha spiegato l’uomo della maxi-multa, il quale ha pure rimarcato l’importanza della ricostruzione del museo e il ruolo dell’innovazione “che è molto importante per il futuro dell’Europa. Per questo – ha ricordato – abbiamo già finanziato attività qui nel museo”. “Spero che la ricostruzione possa partire il prima possibile – ha poi aggiunto – e so che ci sono già discussioni tra autorità locali, regionali e nazionali. A loro spettano le decisioni sui finanziamenti e sulla localizzazione della struttura”. Su quest’ultimo punto Hahn ha spiegato di avere una sua personale opinione, ma che “l’Europa deve rispettare le decisioni prese a livello locale”. Auspica una soluzione condivisa il sindaco De Magistris, che ribadisce un impegno in prima persona a fare presto e bene. Gli fa eco Caldoro. “Faremo insieme la scelta migliore, Città della Scienza non verrà comunque de localizzata in un’area che non sia Bagnoli”. Parola di governatore.
(giuseppe porzio)
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