Napoli, 28 marzo 2013- Alla fine il cerchio si è chiuso e le forze dell’ordine hanno assicurato alla giustizia anche il mandante dell’assassinio di Lino Romano, vittima innocente di una faida tra il clan degli scissionisti e l’avverso gruppo camorristico dei girati. Il 26enne che con i loro sporchi affari non aveva mai avuto nulla a che fare, fu trucidato con 14 colpi di pistola esplosi da Salvatore Baldassarre arrestato lo scorso 13 marzo dai carabinieri a Marano. E ieri la caccia è finita grazie agli agenti della squadra Mobile di Napoli, che insieme ai colleghi dello Sco e del Commissariato di Scampia hanno stretto le manette ai polsi di Giuseppe Montanera, 37 anni l’ultimo dei sei assassini che con ruoli diversi parteciparono all’agguato. Montenera secondo gli inquirenti oltre ad essere elemento di vertice del clan Abete degli scissionisti, sarebbe colui che ordinò l’omicidio di Domenico Gargiulo, pusher del clan avverso e vero obiettivo dell’agguato. Per un errore di persona fu ucciso invece Lino, trovandosi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Del commando omicida fecero parte anche Giovanni Vitale con il ruolo di basista, arrestato dal Gico della Guardia di Finanza il 21 dicembre scorso e Giovanni Marno, che accompagno il killer sul luogo del delitto, anche lui arrestato dai carabinieri il 29 novembre scorso. Montanera è stato scoperto al quarto piano di uno stabile di Via Matilde Serao a Cercola. Era con una donna, una persona anziana che non faceva parte della sua famiglia. Nella casa c’era una armadio con un’intercapedine dove probabilmente il pregiudicato aveva intenzione di nascondersi. Ma non ne ha avuto il tempo.
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