Napoli, 6 marzo 2013 – C’è un tempo per tutto. Ma non è questo il tempo. Se i soldi sono pochi, meglio pensarci bene a come investirli. E nella città delle mille emergenze, nessuna delle quali può più essere rinviata, forse è tempo per non badare al superfluo. Il concetto è questo, ma molto meno vago. Nel dettaglio, “è fuori luogo l’investimento fatto per l’America’s Cup a Napoli”. A dirlo non è l’uomo di strada, né l’associazione che lotta per la vivibilità, né tantomeno un politico d’opposizione, né l’intellettuale della prima o dell’ultima ora. Carlo Croce è uno che ha interesse che l’America’s Cup viva sempre e comunque giorni di gloria, essendo lui il presidente nazionale della Fiv, che sta per Federazione italiana vela. “Se fossi il sindaco De Magistris – argomenta Croce – con quei soldi darei spazio ad altri progetti”. Insomma, altro che ospitata della tappa finale delle World Series, previste nel golfo di Napoli dal 16 al 21 aprile. Evento per il quale sono stati stanziati complessivamente 10 milioni di euro, grazie a risorse europee e a quelle di Comune, Provincia, Regione e Camera di commercio di Napoli. Insomma, Croce guarda la città dai giornali. La vede crollare a causa, probabilmente, dei progetti sbagliati di un cantiere. La vede andare in fiamme nei suoi simboli di rinascita. E tira fuori il suo pensiero: “Pensate ad altro, che per le regate ci sarà altro tempo. Pensare a investire diversamente e meglio i vostri soldi”. De Magistris fa spallucce. La risposta da Napoli la dà l’amministratore unico di Acn, la società di scopo per l’organizzazione dell’evento, Mario Hubler, secondo il quale “il presidente della federazione vela farebbe bene a interessarsi di un grande avvenimento che riguarda il suo sport e contribuire anche a dare una mano per organizzarlo come stanno facendo con grande passione tutti i circoli velici di Napoli”. Botta e risposta. Nei fatti, il Comune potrebbe anche dirsi fuori dai giochi velistici. In consiglio comunale, infatti, si va verso l’accordo sulla delibera per lo stanziamento dei fondi, non sulla mission di Acn, dalla quale il Comune potrebbe, addirittura, uscire.
(giuseppe porzio)
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