Napoli, 4 febbraio 2013 -Una ‘passeggiata in famiglia’, sotto la pioggia, per celebrare la vita. A Napoli la XXXV Giornata nazionale per la vita, promossa dalla Cei, ieri ha visto in corteo per le strade del centro della città circa 1500 fedeli, tra movimenti e associazioni che difendono e promuovono la vita, famiglie, volontari. Il corteo è partito da piazza Dante e ha raggiunto piazza del Plebiscito dove, nella Basilica di San Francesco di Paola, il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, che ha preso parte alla marcia, ha celebrato la messa. “La giornata per la vita – ha affermato il presule – ci chiama a riflettere sulla crisi della famiglia non più vissuta come patrimonio di amore sostegno e fiducia di legami vitali”. Sepe ha invitato a “non avere paura della vita, perché, “generare la vita vince la crisi”, così come recita lo slogan della manifestazione celebrata in tutta Italia. Sono state 78, fanno sapere gli organizzatori, le associazioni che hanno preso parte alla Giornata per la vita e che, in piazza del Plebiscito, hanno allestito gli stand che sono stati visitati da Sepe al suo arrivo.”Quella che viviamo è una crisi di valori, non solo economica e finanziaria”. Lo ha detto il cardinale Crescenzio Sepe, nel suo intervento in piazza del plebiscito. “Una crisi innanzitutto morale, etica, ma anche sociale, culturale, economica e finanziaria – ha affermato – Ci troviamo tutti in una condizione di emergenza che si va sempre più allargando”. “Senza essere catastrofici – ha aggiunto – dobbiamo constatare che gli schemi classici sono saltati e non si ripristineranno automaticamente”. “Scuola, famiglia, giovani e disoccupazione – ha concluso – sono le realtà in crisi di cui siamo costretti a occuparsi ogni giorno”. In mattinata, il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, dando il via alla XXV Giornata per la vita, ha vititato i pazienti ricoverati nell’Ospedale Ascalesi. Ai ricoverati, il presule ha portato in dono delle coroncine. Insieme con il cardinale, nella visita per i reparti, anche il direttore generale della Asl Napoli 1, Ernesto Esposito, il direttore sanitario dell’ospedale, Mariella Corvino, i medici e gli infermieri e i volontari dell’Avo, Associazione volontari ospedalieri.
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