Caivano, 23 febbraio 2013- Presenza di sostanze cancerogene per la salute. Questa la motivazione con cui la Forestale di Caivano ha sequestrato oltre 20mila metri quadrati di terreno. Un’area nelle campagne napoletane avvelenata metalli e policlorobifenili tossici. Insomma una bomba tossica all’interno di questo terreno, dedicato principalmente alla coltivazione di cavolfiori. E invece tra quei vegetali che tanto dovrebbero far bene alla salute, sono stati riscontrati valori elevatissimi di cadmio, piombo, antimonio, rame, zinco e altre sostanze cancerogene. In valori che superano del 700 percento i limiti imposti dalla legge per la coltivazione di prodotti destinati all’alimentazione.Ma il problema dei terreni contaminati in Campania ed in particolare delle province di Napoli e di Caserta resta un problema urgente. Le colture già oggetto di inchiesta da parte della procura delle repubblica di Napoli e di Caserta dove fu utilizzato il compost taroccato, vale a dire fanghi industriali spacciati per compost, sono per la maggior parte ancora attive e non sono mai state oggetto di bonifica. E questo vuol dire che purtroppo da queste terre inquinate continuano a provenite prodotti come fragole e friarielli rinvigoriti di sostanze tossiche per l’uomo ma che puntualmente finiscono in tavola anche attraverso la grande distribuzione.E ieri a Terzigno il nuovo allarme sul boom di malattie oncologiche contratte in età pre screening.
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