Napoli, 4 gennaio 2013 – Assenti per un anno su tre, 365 giorni sui 1095 lavorativi. E l’Asìa li licenzia. Con una nota della stessa azienda speciale di igiene ambientale del comune di Napoli si comunica il licenziamento di 4 dipendenti che hanno superato il limite massimo di assenze per malattia previste dal contratto con la società in house del comune partenopeo. nella nota l’azienda esprime rammarico per l’allontanamento dei quattro ma doverosa di coerenza con l’azione di contrasto e per rispetto di lavoratori che invece assicurano la costante ed assidua presenza a lavoro. intanto sulle assunzioni in Asìa interviene il procuratore regionale della corte dei conti Tommaso Cottone che conferma la notizia sul fatto che anche nel 2012 il Comune ha sforato il tetto di spesa del 50 per cento per retribuire il personale. Inoltre, il magistrato contabile parla di fase istruttoria arrivata a conclusione su alcune vicende che coinvolgono l’amministrazione cittadina: come l’assunzione dei 346 lavoratori dell’Asìa avvenuta un anno fa. “Molti enti locali sono costretti a un’illegalità di necessità. Noi, però, non possiamo adottare parametri di giudizio diversi da quelli della legalità e quindi dobbiamo intervenire lì dove c’è un’irregolarità e un danno all’erario”, ha detto cottone intervistato dal quotidiano la repubblica. Credo che i sindaci e il presidente della Regione sanno benissimo che si espongono a censure violente anche da parte nostra per questioni che altrimenti non saprebbero come risolvere. Sintomatico il caso dell’assunzione delle maestre, che ha scatenato un’aspra polemica e determinato l’allontanamento dal Comune del prefetto silvana Riccio. Lì c’era in ballo una questione molto importante per la popolazione”. Il riferimento è all’allontanamento della riccio da parte del sindaco di Napoli Luigi De Magistris. L’ex dirigente si era infatti rifiutata di firmare i documenti per le assunzioni, siglati dal dirigente ad interim Attilio Auricchio.
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