Napoli, 18 gennaio 2013 -Analisi sul Dna prelevato da vestiti e giocattoli di Angela Celentano, la piccola scomparsa 16 anni fa dal Monte Faito, e sul dna dei suoi genitori, Maria e Catello saranno effettuate in giornata nella sede dei Ris di Roma. Lo si apprende dall’avvocato della famiglia Celentano, Luigi Ferrandino. “Al momento non sappiamo se l’analisi del Dna sarà utilizzato per un raffronto con un altro dna o per uno scopo diverso”, spiega Ferrandino. Intanto, sta per ultimarsi la missione degli investigatori dell’Interpol in Messico e, almeno per ora, non sembrano esserci importanti novità in merito alla pista che riconduce a Celeste Ruiz, la ragazza che, in una mail inviata ai Celentano, disse di essere Angela. “Al momento non c’é stato comunicato nulla di positivo – dice il legale – se avessero trovato qualcosa o qualcuno ce l’avrebbero detto”. Intanto, il prossimo 22 gennaio ennesimo incontro nella sede della Procura di Torre Annunziata proprio per fare il punto sulla missione messicana. Erano ad un passo. Conoscevano l’indirizzo, la zona, i locali che frequentava. Finanche gli autobus che prendeva di solito. Non è servito a nulla. L’hanno persa. O meglio, Celeste Ruiz è riuscita a non farsi prendere. Volatilizzata, scomparsa. Nel nulla.Si chiude così, con un buco nell’acqua che ha il sapore della beffa, la caccia all’inafferrabile messicana che da due anni e mezzo sostiene di essere Angela Celentano.Ancora pochi giorni e il pool di investigatori che da più di un mese è in Messico tornerà definitivamente in Italia, e molto probabilmente l’indagine sulla pista messicana, finirà insieme alle altre. In un archivio informatico che mescola ipotesi, speranze, illusioni e puzza di rabbia.Quella ragazza dagli occhi neri, con un leggero strabismo, è reale, concreta, ma di certo non è più a Cancun.
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