Napoli, 8 gennaio 2013- Associazione a delinquere, corruzione, abuso di ufficio, turbativa d’asta, frode in pubbliche forniture, rivelazione del segreto d’ufficio e falso. Con queste accuse la Guardia di finanza ha eseguito su mandato della procura di Napoli, otto misure cautelari nell’ambito di un’indagine sull’appalto per il Cen della polizia che doveva sorgere a Capodimonte, nel capoluogo campano. L’indagine della Procura di Napoli è quella che riguarda presunte irregolarità nelle procedure di aggiudicazione dei lavori di trasferimento del Cen della Polizia da Roma a Napoli. Si tratta di un’operazione clamorosa che vede tra le persone coinvolte anche l’ex direttore delle specialità della polizia, il prefetto Oscar Fioriolli, che ha ricoperto in passato la carica di questore a Napoli –e per il quale sono stati disposti gli arresti domiciliari. A Fiorilli viene contestato il reato di associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta, abuso d’ufficio e falso inn atto pubblico. Inoltre è accusato di aver turbato la gara per la ristrutturazione del commissariato “Decumani” per un importo di 800mila euro. L’ex questore avrebbe segnalato illecitamente all’ex provveditore alle opere pubbliche Mario Mautone le imprese a cui aggiudicare gli appalti. E tra i destinatari delle ordinanza di custodia cautelare in carcere figura proprio Mautone, già condannato a Napoli nel processo per l’appalto global service.. Oltre che per il prefetto Fiorolli, il gip di Napoli ha disposto gli arresti domiciliari anche nei confronti di Guido Nasta, Luigi De Simone e Enrico Intini. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono invece state emesse, oltre che per il provveditore delle opere pubbliche della Campania e del Molise sino al 2010, anche per l’ex amministratore delegato della Elsag Datamat, Carlo Gualdaroni, ora amministratore di Telespazio, Francesco Subbioni e Lucio Carmine Gentile.
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