Acerra, 8 novembre 2012 – Primi segnali di un nuovo allarme rifiuti a Napoli. sono quelli lanciati dal direttore dell’Asia Raffaele Del Giudice in merito all’attuale situazione dello smaltimento: il termovalorizzatore di Acerra infatti lavora solo su due delle tre linee disponibili e del giudice da alcune notti ha disposto gli sversamenti dell’immondizia di Napoli nell’ex impianto Icm dell’area orientale e che il direttore ha definito un polmone che in questo momento consente a Napoli un po’ di respiro. Ma l’allarme è lanciato, i rallentamenti sull’ inceneritore potrebbero far collassare l’intero sistema e dalla provincia l’allerta rimbalza di nuovo ai tecnici di palazzo san giacomo. Dal comune virtuoso di san Sebastiano al Vesuvio, infatti il sindaco Giuseppe Capasso sottolinea di aspettare un valido e tempestivo intervento di tutte le autorità a partire dalla regione per evitare che si arrivi alle fasi di crisi ben note degli ultimi tempi. Lo stesso sindaco denuncia poi che i camion restano in attesa agli stir anche 60 ore. In realtà le rassicurazioni arrivano dall’azienda lombarda a2a che gestisce l’impianto e che assicura che funziona regolarmente sulle due linee dedicate mentre la terza è in normale manutenzione. Nessuna crisi né all’orizzonte né tantomeno in atto e per avallare la sua tesi l’azienda snocciola numeri: a partire dalle 460 mila tonnellate trattate dall’inizio dell’anno oltre ai 420 GWh re- immessi nella rete elettrica e pari al fabbisogno energetico in nove mesi di 200 mila famiglie. Intanto sulla questione rifiuti ieri è intervenuto il ministro all’ambiente Corrado Clini che ha definito inaccettabile e ridicolo che i napoletani e i romani debbano pagare per mandare i rifiuti in Olanda o in Germania. In realtà ha sottolineato clini la colpa è anche delle regioni del nord Italia che non vogliono i rifiuti. Su questo punto il Ministro insiste per far restare i rifiuti in Italia attraverso una norma, al vaglio del Governo, che consenta in caso di necessità di portare i rifiuti delle regioni in crisi negli altri impianti italiani. Al ministro risponde però il vicesindaco Tommaso Sodano che ricorda che in realtà i viaggi della mondezza in Italia sarebbero più cari di quelli all’estero.
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