Napoli, 7 novembre 2012 – Effetto sorpresa. E raid nelle ore di attesa. Le lunghe ore di anticamera negli studi medici. E’ in questi interminabili frangenti che, armati di pistole, consumano i loro raid. L’ultimo, nello studio di un ginecologo, dove hanno minacciato e ripulito di soldi e gioielli donne in attesa di sottoporsi ad ecografia. Non è trascorsa che qualche ora che, probabilmente gli stessi malviventi, hanno picchiato e derubato a Sant’Anastasia un odontoiatra, minacciando di sparare sui pazienti seduti in attesa del loro turno. Rapine che potrebbero essere collegate tra loro per le modalità di svolgimento e per il numero di malviventi che hanno agito contro donne incinte e pazienti del dentista. A Pomigliano d’Arco il primo raid. Hanno agito in tre a volto scoperto ed armati di pistola. Alcune donne si sono rinchiuse in una stanza ed hanno avvertito le forze dell’ordine, mentre i banditi si facevano consegnare soldi e gioielli dalle altre presenti nella sala. La rapina ha provocato sconcerto a Pomigliano d’Arco, dove i residenti segnalano il moltiplicarsi di rapine e furti in appartamenti. Indignazione ha provocato il fatto che bersaglio della rapina e delle minacce siano state donne incinte. A Sant’Anastasia, poche ore più tardi, lo schema non cambia: tre malviventi a volto scoperto che hanno aggredito e malmenato l’odontoiatra ha tentato di ostacolare l’ingresso ai balordi. Nonostante le percosse, il professionista ha provato a fermare i rapinatori, che hanno provato a fuggire su un’auto risultata rubata. La vettura è stata infatti abbandonata perché non è ripartita. Il terzetto si è dileguato a piedi. I carabinieri stanno provando a risalire alla loro identità attraverso le immagini di alcune telecamere di sorveglianza presenti in zona.
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