Napoli, 2 novembre 2012 – Per molti è stato un doveroso atto di rispetto a Totò. Una sorta di atto dovuto. Una lapide di marmo con scolpito in bassorilievo il testo della famosa poesia di Totò “A Livella” è stata scoperta questa mattina, giorno in cui si ricordano i defunti, nel “Cimitero del pianto” a Napoli , sulla facciata della cappella che ospita i resti del Principe della risata. Alla cerimonia presente anche Liliana De Curtis, figlia di Totò che ha acconsentito all’iniziativa voluta dal direttore del cimitero, Domenico Striano, il quale ha, però, agito in forma privata, da cittadino, chiedendo il sostegno dei fan del Principe della Risata.A rappresentare il Comune di Napoli con tanto di fascia tricolore, in rappresentanza del sindaco Luigi de Magistris, l’assessore al Patrimonio e ai Cimiteri, Bernardino Tuccillo. La cappella, situata in un’area del cimitero che ospita le tombe di altri uomini illustri, è la più visitata ed è ormai consuetudine che chi vi si reca lasci a Totò anche messaggi e caramelle. La celebre poesia di Totò è una metafora della vita ma soprattutto della morte la quale, come una livella (la bolla usata dai muratori per mettere sullo stesso piano le superfici) non considera le diversità sociali trattando tutti, quando giunge l’ora, allo stesso modo. A spiegarlo, negli ultimi versi, è uno dei protagonisti, «Esposito Gennaro netturbino» che, rivolgendosi al defunto ricco marchese irritato per la eccessiva vicinanza tra le loro tombe gli dice: «…Suppuorteme vicino-che te ‘mporta? Sti ppagliacciate ‘e ffanno sulo ‘e vive: nuje simmo serie…appartenimm
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