Napoli, 27 novembre 2012 – Avevano tutti subito un trapianto e riuscivano ad ottenere falsi rimborsi sanitari per visite mediche di controllo all’estero mai effettuate. I carabinieri del NAS di Napoli hanno sgominato una banda di truffatori in grado di farsi rimborsare dall’asl i costi di visite specialistiche in Francia inesistenti. E’ quanto emerso dalle indagini coordinate dal procuratore aggiunto Francesco Greco della sezione della procura partenopea che si occupa dei reati contro la pubblica amministrazione. A finire agli arresti domiciliari 15 persone mentre per due di loro è scattato l’obbligo di presentazione all’autorità giudiziaria. Non è stato possibile emanare ordini di carcerazione perché di tratta comunque di persone trapiantate, spiegano gli inquirenti. Dall’inchiesta è venuto fuori che la rete criminale ha presentato negli ultimi tre anni richieste di rimborso all’asl per un ammontare di circa un milione di euro sfruttando la possibilità di usufruire per tre volte l’anno del rimborso messo a disposizione dall’asl per le visite di controllo. In particolare i viaggi riguardavano accertamenti diagnostici presso strutture ospedaliere francesi rivelatesi poi inesistenti. La documentazione rinvenuta dai carabinieri grazie ad una serie di perquisizioni e sequestri, accerta l’esistenza di biglietti per treni e aerei, fatture di alberghi , ristoranti, taxi, carte d’imbarco. Tutto falso. In alcuni casi comunque i viaggi venivano effettivamente effettuati ma si presuppone con finalità di vacanza poiché organizzati ad esempio a capodanno. Oltre ai 17 trapiantati, nell’inchiesta sono finite anche altre 18 persone che hanno ricevuto una notifica di chiusura delle indagini. Per tutti le accuse sono di associazione per delinquere, truffa ai danni del servizio sanitario nazionale e contraffazione di documenti.
RSS feed for comments on this post. TrackBack URL