Napoli, 29 novembre 2012 – Napoli è salva. Il capoluogo partenopeo è riuscito infatti ad ottenere 300 milioni di euro per ripianare il suo disavanzo in dieci anni. Un ottima notizia per la città e anche la Regione Campania potrà accedere al fondo di rotazione, seppur al momento in misura limitata per 50 milioni di euro. Le commissioni riunite Bilancio e Affari costituzionali del Senato hanno infatti approvato durante la seduta notturna tutti e tre gli emendamenti proposti dal Partito democratico per migliorare il decreto salva-Comuni, un risultato che va al di là delle più rosee previsioni. Accolto dunque l’emendamento che modifica l’importo massimo dell’anticipazione sul fondo di rotazione. Non più 200, ma 300 euro per abitante, circostanza che consentirà al Comune di Napoli di disporre di circa 300 milioni. Il sindaco Luigi De Magistris aveva chiesto 350 milioni ma il risultato raggiunto è più che soddisfacente. La somma va poi restituita in dieci anni. Un emendamento della Lega vieta però di utilizzare questi fondi per «organizzare eventi sportivi di carattere nazionale e internazionale come la Coppa America a Napoli». I Comuni con squilibrio strutturale di bilancio, tra cui Napoli, potranno ripianare il disavanzo in dieci anni dunque, e non in cinque come previsto nella prima formulazione del decreto. Questa misura dovrebbe consentire alle amministrazioni di non cancellare i servizi essenziali. Approvato anche il terzo emendamento, ora le Regioni in condizione di squilibrio economico e finanziario che hanno presentato piani di risanamento potranno ottenere anticipazioni di cassa così come gli enti locali. La Regione Campania, che ha già presentato il suo piano, potrà dunque accedere al fondo di rotazione. Non esistendone uno specifico, per le risorse si dovrà però attingere allo stesso fondo utilizzato per gli enti locali, circostanza che ha portato, per il momento, alla determinazione di un tetto massimo per gli aiuti: cinquanta milioni di euro.
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