Napoli, 2 ottobre 2012- Qualcuno li ha definiti i “rottamatori azzurri”. Tutta colpa dello slogan prescelto. Sintentico, lapidario ed eloquente: “Pdl, se ci sei batti un colpo”. E’ il grido che le terze e quarte file del partito, praticamente la pancia dell’organizzazione, stanno lanciando con sempre più insistenza alla vecchia nomenklatura in lottaper conservare, o conquistare un posto al sole in parlamento. Si tratta di centinaia di amministratori, militanti e semplici simpatizzanti , decisi a dire basta alle facce dei soliti noti che governano inamovibili da anni il partito e da cui non si sentono più rappresentati. Non è ancora un movimento, anche se negli ultimi mesi, raccontano alcune fonti presenti agli incontri, si sono susseguite riunioni per mettere a punto una carta d’intenti per chiedere “l’azzeramento dell’attuale classe dirigente locale”. I “rottamatori azzurri” pare siano decisi a mettere sul tavolo il disimpegno alla campagna elettorale se non dovesse essere presa in considerazione la loro radicale richiesta. Insomma, quanto meno esiste un diffuso malcontento nel Pdl, se poi effettivamente , come si dicono sicuri i ‘congiurati’, questo possa esplodere a breve in una vera ribellione, è tutto da vedere. Resta, però il problema che sta più a cuore a tutti, vale a dire l’assicurazione di uno scranno alla Camera, o al Senato. Oppure in cambio, un’onorevole vitalizio in qualche ente pubblico oprivato. La lotta è serrata, nel 2008 al Pdl in Campania andò di lusso, eleggendo ben 55 parlamentari. Questa volta, una performance del genere è da scartare. Se va bene se ne potrebbero portare a casa meno della metà. Per cui la battaglia si è fatta aspra tra gli uscenti che in blocco vorrebbero la riconferma e chi, giustamente dal suo punto di vista, dice di avere aspettato abbastanza e ha diritto a rivendicare la promozione. In questo scenario, dunque, una iniziativa come quella prospettata dagli emuli del sindaco di Firenze, avrebbe effetti devastanti. Intanto, sono tutti in attesa di quale sarà la legge elettorale nuova (se mai vedrà la luce) per decidere cosa fare. Potrebbe essere quello il segnale per dare fuoco alle polveri.
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