Napoli, 17 ottobre 2012 – Una tavola imbandita davanti alla sede del Comune di Napoli, nel cuore della città. Una tavola con piatti vuoti, però.E anche il titolo della manifestazione prende a prestito un famosissimo film con Totò protagonista ma quello messo in sacena stamane a Napoli dai rappresentanti della Sam, l’organizzazione che si occupa di accoglienza di minori a rischio è stato tutt’altro che uno spettacolo comico. Piuttosto, una provocazione. Per denunciare le gravissime difficoltà economiche in cui si trovano i gestori di tante case-famiglia a Napoli. Una scena che rischia di concretizzarsi nelle comunità che ospitano ragazzi che non hanno compiuto neanche 18 anni e che hanno subito violenze, maltrattamenti abusi. “Aiutateci, svegliatevi”, ha urlato stamattina Anna Schettini, presidente della Federazione Sam, servizi residenziali di accoglienza minori. Vale a dire: “Circa 40 case famiglia, circa 600 minori che rischiano la fame perché non abbiamo più i soldi”. Gia, perché, come hanno spiegato gli operatori scesi oggi in piazza, il Comune di Napoli, al pari di altre amministrazioni comunali, non paga rette e stipendi in alcuni casi da oltre 30 mesi. “Eppure ci sono le bollette da pagare, il cibo da comprare, noi siamo pieni di debiti”, dice ancora Schettini che punta il dito contro la politica “che se ne frega dei minori solo perché non votano”. La scena ‘allestita’ voleva ricordare il film di Totò, ‘Miseria e Nobilta”. E oggi a sentir parlare gli operatori purtroppo è rimasta davvero solo la miseria. “Questa tavola vuota non è simbolica – ha ripetuto più volte la Schettini – questa tavola è la fotografia della miseria che c’é nelle nostre case famiglia”.
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