Napoli, 30 ottobre. Il futuro di Napoli si gioca a Roma. Mentre de Magistris e la sua maggioranza oggi marciano su Roma e mentre il centrodestra convoca, per protesta, un consiglio comunale alternativo, il Pd partenopeo ha giocato d’anticipo nella giornata di ieri chiamando a raccolta i vertici nazionali del partito alla vigilia della trasferta romana del sindaco arancione. “Il Partito Democratico sta lavorando all’approvazione di un pacchetto di provvedimenti necessari ad introdurre nuovi strumenti e a garantire ulteriori risorse per i Comuni in difficoltà di bilancio, come il caso di Napoli. Il decreto per il riordino dei conti degli enti locali in crisi finanziaria presentato dal Governo offre infatti pochi margini di manovra. Per questo motivo bisogna intervenire direttamente sulla legge di Stabilità. Ed è quello che stiamo farcendo mettendo a punto una serie di proposte che presenteremo nei prossimi giorni”. E’ quanto afferma la delegazione del Pd di Napoli composta dal segretario provinciale Gino Cimmino, dall’europarlamentare Andrea Cozzolino (nella foto), dalla senatrice Teresa Armato, dal deputato Eugenio Mazzarella e dai consiglieri comunali Ciro Fiola, Antonio Borriello, Aniello Esposito e Salvatore Madonna che ieri alla Camera dei Deputati hanno incontrato il capogruppo Pd in Commissione Bilancio Pier Paolo Baretta e il componente Pd in Commissione Bilancio Fulvio Bonavitacola per discutere nel merito di queste proposte. “Il nostro obiettivo – spiegano – è far approvare misure che rispondano alle giuste e legittime esigenze di Napoli e, in maniera particolare, delle sue fasce sociali più deboli, quelle maggiormente esposte alle conseguenze della crisi economica,diventata vera e propria emergenza nel Mezzogiorno”. “Il decreto del governo è insufficiente e controproducente per le casse comunali e per i cittadini di Napoli. Così com’é, obbliga il Comune ad alzare al massimo le imposte, a tagliare pesantemente i servizi, senza intervenire sull’irrisolta questione delle entrate e della loro certificazione. In questo modo il bilancio continuerebbe ad essere fortemente instabile pur facendo pagare un prezzo altissimo ai cittadini”.
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