Napoli, 8 ottobre 2012 – “Flexicurity ed etica del lavoro, prospettive a confronto”. E’ stato questo il tema di un convegno svoltosi stamane a Napoli organizzato a Napoli dall’associazione Nord e Sud e dall’Aidp, l’associazione nazionale dei direttori del personale. Obiettivo del forum il rapporto che esiste tra la flessibilità del lavoro, le regole vigenti e l’etica. Il tutto con un confronto tra le normative esistenti in altri paesi dell’Unione Europea. In particolare, sotto i riflettori il nuovo tema della Flexicurity, una moderna teoria nordeuropea per l’applicazione della flessibilità del lavoro sia in entrata che in uscita, che presti la massima attenzione alla sicurezza e alla tutela del lavoratore, ma anche alla sua continua crescita professionale. A portare i saluti ai relatori e alla platea il Cardinale, Arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe che ha posto l’accento sulla dignità umana da rispettare in ogni rapporto di lavoro: «Il rispetto del lavoratore deve essere il principale obiettivo di chi opera nel mercato. Non devono essere solo le semplici regole del mercato a definire un rapporto occupazionale, ma anche le regole dell’uomo, alla base di qualunque altro rapporto. Ecco l’etica del lavoro». Dopo i saluti del Cardinale si sono susseguiti quelli di Franco Cipriano (Vice Presidente Nazionale AIDP) e Rossella Paliotto (Associazione Nord e Sud). Il contesto italiano di welfare, regole, etica del lavoro in rapporto con la nuova idea di Flexicurity è stato approfondito in una tavola rotonda da Severino Nappi (Assessore al Lavoro e alla Formazione Regione Campania) che ha ribadito: «Coniugare nelle politiche del lavoro l’etica con l’impresa e il mercato in questo tempo di crisi è un dovere delle istituzioni. Noi, com’e emerso anche dal confronto internazionale di oggi, crediamo che sia possibile costruire una via campana: costruire le regole del lavoro con le imprese e le parti sociali crea coesione sociale e riduce gli egoismi del mercato. Solo garantendo serietà e rigore nelle scelte, senza lasciare indietro nessuno ma ricordando che non ci sono opportunità senza sacrifici, è possibile crescere e prosperare, oggi più che mai».
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