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Domenica 24 Novembre 2024

Finmeccanica, arrestato Pozzessere. Indagine su Graziano: perquisiti gli uffici di Palazzo Partanna del leader di Confindustria Napoli. Indagato anche l’ex ministro Scaiola

Napoli, 23 ottobre 2012 – La svolta passa per un nuovo arresto. O viceversa. Il nome è di quelli eccellenti. Paolo Pozzessere, dirigente di Finmeccanica. Provvedimento eseguito su richiesta dei pm napoletani Piscitelli e Woodcock. Pozzessere, ex direttore commerciale della holding di Stato, risulta da tempo impegnato per la stessa holding nel ruolo di senior advisor per i rapporti con la Russia. Ma i nomi eccellenti non finiscono qui. In un troncone dell’inchiesta ecco che ci finisce Paolo Graziano, leader di Confindustria Napoli, nonché amministratore delegato della società Magnaghi. E ancora. Ecco il terzo indagato eccellente: l’ex ministro Caludio Scaiola, . Per quest’ultimo i pm ipotizzano il reato di corruzione internazionale per un suo presunto tentativo di mediazione, spalleggiato dal suo portavoce Nicolucci, anche quest’ultimo indagato.

Procediamo con ordine. Pozzessere risponde di corruzione internazionale in concorso con Valter Lavitola, l’ex editore de L’Avanti nonché super-consulente di Finmeccanica. Le indagini condotte dalla Digos di Napoli e dai carabinieri del Noe di Roma  –  è sottolineato in una nota a firma del procuratore aggiunto di Napoli, Francesco Greco – “hanno riguardato le forniture effettuate da tre società del gruppo Finmeccanica Agusta Westland, Telespazio e Selex, al governodi Panama nell’ambito degli accordi stipulati con lo Stato italiano”. Il coinvolgimento di Pozzessere risale già all’estate del 2011. Poco dopo, scattano le sue dimissini come direttore commerciale. Sono i giorni in cui esplode il caso Lavitola-Tarantini, e la Procura di Napoli  ipotizza il ricatto portato avanti dall’editore de L’Avanti! e dall’imprenditore barese ai danni dell’ex premier Silvio Berlusconi. Dall’indagine emerge che Lavitola, grazie soprattutto ai rapporti personali con il presidente panamense Martinelli e in qualità di consulente di Finmeccanica, diventa l’interfaccia di ogni fornitura che interessi l’Italia. E dal contenuto delle intercettazioni, rilevano gli inquirenti, si intuirebbe che l’uomo che sta concludendo l’affare avrebbe tagliato fuori la donna “la quale avrebbe così perso 6 milioni di euro”. Sono conversazioni durante le quali gli interlocutori si lasciano andare anche a commenti poco teneri con l’allora governo Berlusconi. Pozzessere decide di fare un passo indietro,  “pur confermando la propria totale estraneità ai presunti fatti illeciti”. La decisione del manager venne resa nota con una nota ufficiale di Finmeccanica, al fine di “tutelare la reputazione della società in relazione all’esposizione mediatica alla quale il Gruppo e la sua persona sono stati esposti”. Per quanto riguarda Graziano, leader degli industriali partenopei, sarebbero emersi rapporti tra lui e i manager accusati di corruzione internazionale, relativamente, si legge nella nota della Procura, “ai rapporti posti in essere dalle società Finmeccanica e Fincantieri con il governo del Brasile per la fornitura di alcune navi militari”, un pacchetto di fregate già all’attenzione della Procura di Napoli.

 

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