Napoli, 8 ottobre 2012 – Fiat, Fincantieri e Irisbus, ma anche le partecipate comunali e regionali fino al settore trasporti. Difficile trovare in Campania una provincia o un settore al riparo dall”autunno caldo’ del lavoro. Molto del futuro dello stabilimento Irisbus di Valle Ufita, in provincia di Avellino, si decidera’ al tavolo di confronto convocato per domani alle 15.30 al ministero dello Sviluppo economico da Corrado Passera, che ha convocato sindacati e azienda.Un tavolo al quale sara’ presente anche la Regione Campania e la cui convocazione ha permesso lo scioglimento del presidio costituito dai lavoratori, che avevano occupato il municipio di Ariano Irpino. In settimana si dovrebbe tenere anche un’assemblea all’interno dello stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, analoga a quella organizzata da Fim, Uilm, Ugl e Fismic giovedi’ scorso e contro la quale ha sollevato dubbi la Fiom. Una situazione resa ancora piu’ rovente dopo le dichiarazioni dell’ad Sergio Marchionne sul futuro di Fabbrica Italia. E, a Castellammare di Stabia, gli operai dello stabilimento Fincantieri si sono prodotti di recente in diverse azioni di protesta per riportare all’attenzione dell’opinione pubblica la situazione del cantiere navale, tra cui il blocco della Statale Sorrentina che ha interrotto il traffico verso la Penisola e la Costiera Amalfitana e che ha fatto lanciare l’allarme degli operatori turistici sul rischio di cancellazione dei tour crocieristici a Napoli e provincia da parte delle grandi compagnie che fanno scalo nel porto partenopeo.Entro mercoledi’ 10 ottobre si terra’ una riunione tra istituzioni e parti sociali per sottoscrivere il protocollo finalizzato al Contratto di programma basato sull’impegno, assunto dall’azienda, a garantire la continuita’ produttiva del sito stabiese e l’affidamento di una precisa missione produttiva escludendo licenziamenti e assegnando i tempi rapidi commesse al sito.
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