Napoli, 1 ottobre 2012- “Da tempo denunciamo la deriva camorristica e immorale di tutte le feste dei gigli, soprattutto delle cosidette paranze. L’ultimo sequestro avvenuto in queste ore del giglio ‘Insuperabile’ nel quartiere napoletano di Barra ne e’ purtroppo solo l’ennesima conferma. E’ ora di cambiare l’intero sistema di queste manifestazioni riportandole allo spirito religioso iniziale o abolirle del tutto”. Lo dichiara il prete anticamorra don Aniello Manganiello, ex parroco al rione don Guanella tra Miano e Scampia, che gia’ a giugno aveva proposto l’abolizione della festa dei gigli di Nola per infiltrazioni sospette. “Chiedo alla comunita’ ecclesiastica e quella civile – continua don Aniello Manganiello – di attuare regole e controlli moltopiu’ serrati per la realizzazione di queste feste che dovrebbero essere piu’ rivolte all’aspetto religioso che all’ostentazione del potere e del denaro. Oggi e’ secondo me immorale spendere decine o
addirittura centinaia di migliaia di euro per realizzare alcuni gigli che oramai appaiono piu’ come simbolo di potere anche camorristico che di devozione ai santi. Inoltre, a causa del prepotente ingresso della
criminalita’, queste feste stanno diventando l’occasione per estorcere denaro ai cittadini ed ai commercianti in modo illecito o addirittura sfociano in vere e proprie megarisse, come e’ avvenuto durante l’ultima festa di Nola. Non e’ piu’ accettabile che le cose vadano avanti cosi'”. “O le feste dei Gigli cambiano – conclude – casomai marginalizzando le paranze e soprattutto impedendo la realizzazione digigli molto dispendiosi o e’ meglio vietare queste manifestazioni.Vogliamo assistere in futuro ad una festa religiosa e di popolo, non all’ostentazione del potere del boss di turno”.
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