Napoli, 15 ottobre 2912- Al comune di Torino per lo stesso servizio la bolletta non supera i 4 milioni e mezzo di euro. A Napoli si arriva a sborsarne 20 milioni. Parliamo delle utenze telefoniche che a Palazzo San Giacomo lievitano raggiungendo la cifra mostruosa cinque volte piu’ cara del capoluogo piemontese. Il sindaco De Magistris terne a precisare che si tratta di contratti ereditati dalla precedente amministrazione ma comunque sia si tratta di spese che davvero pesano come macigni sulle casse del comune e decisamente in rotta rispetto alla linea del governo. Linea che vuole in base alla spending review e soprattutto per le utenze una riduzione dei costi e delle utenze vale telefono, luce ma anche affitti manutenzione e cancelleria. A proposito del capitolo luce: a Torino l’illuminazione pubblica costa 16 milioni di euro e 10 per il resto dei siti comunali per un totale di 27 milioni. Napoli ne spende giusto 21 in piu per un totale di 48 milioni di euro.A 17 mesi dall’insediamento del nuovo esecutivo, ci si accorge che solo di luce e telefono il Municipio spende poco o meno di 70milioni di euro. Ma al di la dello scarica barile su chi sia responsabile di queste cifre, occorrerebbe magari capire come mai si è arrivati a chiudere contratti tanti onerosi, e correre soprattutto ai ripari. Dall’anno prossimo si cambierà e tutto passerà alla Consip la società del ministero delle finanze che opera nella direzione del riequilibrio delle spese della pubblica amministrazione. Saranno dunque loro a gestire gare e appalti. Nel frattempo bisogna pagare, per evitare un disastroso contenzioso. Intanto l’ultima grana è stata sventata dallo stesso sindaco, il gestore stava cambiando tutti i numeri di telefono in gestione al comune: costo dell’operazione mezzo milione, aggiuntivo.
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