Napoli, 3 ottobre 2012 – Epidemia sospetta alla Circum e scatta l’indagine. Lo scorso primo di ottobre infatti, quasi il 50 per cento dei dipendenti dell’azienda di trasporto su ferro hanno marcato malattia non presentandosi a lavoro e portando a dimezzare le corse previste, con notevoli disagi per l’utenza che da mesi combatte con i tagli alle linee e la riduzione del servizio di trasporto tra Napoli e i paesi vesuviani. A destare i sospetti dell’authority del settore trasporti un articolo apparso sul quotidiano Il Mattino che sottolineava al stranezza dell’epidemia. In realtà nelle scorse settimane i dipendenti avevano protestato contro il ritardo nel pagamento dell’ultimo stipendio facendo partire i treni tutti con 10 minuti di ritardo. Poi lunedì i certificati sospetti su cui indaga l’organismo di controllo che ha già chiesto all’azienda holding della regione Campania l’elenco degli ammalati e i relativi certificati. Dalla stessa Circum dovrà poi partire a breve l’esposto alla Procura di Napoli. L’obiettivo è verificare se effettivamente le patologie segnalate possono essere risolte in un solo giorno o se invece i certificati celano false malattie. Compito dell’authority è dunque capire le motivazioni dei dipendenti e nel caso decidere sanzioni che potrebbero arrivare sino al licenziamento. Il ruolo giocato dai medici poi sarà al vaglio della magistratura. Ma gli ammalati veri o falsi si giustificano, ormai andare a lavoro è diventato uno stress insopportabile, prima si lavorava con orgoglio oggi si lavora nel caos. E alle vertenze dei lavoratori ieri si è aggiunto anche lo sciopero generale del trasporto pubblico che ha letteralmente paralizzato la circolazione della circumvesuviana. Un vero e proprio incubo per turisti e pendolari che hanno visto partire un solo treno in un’intera mattinata.
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