Napoli, 31 ottobre 2012 – E’ Napoli la capitale dell’immigrazione. Tra le regioni del mezzogiorno il capoluogo partenopeo è quello con il maggior numero di stranieri. Se la Campania registra circa 194mila stranieri regolari, il 26,3 per cento si concentra a Napoli. Seguono Caserta con il 19,3 per cento, Salerno con il 16,3, Avellino con il 4,2 e infine Benevento con il 2,3 per cento. I dati rilevati nella 22 esima edizione del dossier statistico sull’immigrazione parlano di una Napoli sempre più multietnica con stranieri provenienti principalmente da Ucraina, Albania, Russia e Moldavia. Seguono Marocco, Tunisia e Algeria e infine Sri Lanka, Cina, Ondia, Filippine, Bangladesh e Pakistan. Dal dossier emerge poi che il settore di lavoro principale resta quello dell’agricoltura con il 19 e 6 per cento, segue l’edilizia con il 14, 9, il settore alberghiero e ristorazione con 10, 7 per cento. L’8 ,9 è impiegato nei servizi alle imprese, il 7, 3 nel commercio all’ingrosso e infine il 5,8 in quello al dettaglio. Questo il quadro numerico degli immigrati ma dalla Caritas il monito a non considerare le persone come numeri: lo stesso Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe ribadisce che non si può prescindere dal valore umano delle persone e la sua dignità va rispettata. Da qui partono poi le idee e i progetti per fronteggiare un fenomeno che deve costituire una risorsa e non un problema, come sottolinea anche padre Alex Zanotelli. Il monito più forte resta quello di Sepe che parla di diritti e doveri, dolore e sofferenza e dell’orgoglio straordinario che ognuno si porta dentro.
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