Napoli, 16 ottobre 2012 – Linea dura dell’Anm nei confronti dei dipendenti inidonei. Scatta infatti da parte dell’azienda napoletana mobilità la stretta sui lavoratori che presentano certificati medici di inidoneità temporale o permanente, in cifre sono 120 in totale gli autisti dei mezzi di trasporto pubblici che hanno presentato certificazioni mediche. Di questi, 70 hanno dichiarato di essere inadatti alla guida dei mezzi in maniera permanente e i restanti per un periodo che va da 1 a 3 mesi. E su di loro che l’azienda ha deciso di intervenire con un dispositivo che prevede la collocazione in aspettativa per gli inidonei temporanei con una riduzione dello stipendio pari al 20 per cento, così come previsto dalla legge. Per quanto riguarda i non abili alla guida permanente, si procederà ad un declassamento: a parità di stipendio, ci sarà uno stop alla carriera, con l’adeguamento dei parametri alla reale mansione svolta che potrebbero essere posti meno comodi di quelli attuali. In realtà la linea dura è scattata dopo l’ennesimo certificato arrivato da parte di un dipendente per il quale sarebbe scattata l’aspettativa coatta, ipotesi poi scongiurata salvo l’arrivo di nuovi certificati. L’azienda ha di fatto già convocato i sindacati e il principio è il seguente: se un autista non può guidare, non sarà poi difficile che possa essere spostato a verifiche o gestione del traffico. Insomma, nessun guanto di velluto, anche se gli stessi autisti in servizio denunciano una situazione al collasso, tra i malumori dei cittadini, i mezzi vecchiotti e senza manutenzione e le corsie preferenziali spesso più intasate di quelle ordinarie.
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