Napoli, 7 settembre 2012 – Venerdì mattina di paura nella Terra del Mito. In un’ora e un quarto, dalle 9,15 alle 10,30, le scosse registrate nell’area flegrea dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia sono state 113. I sussulti maggiori si sono avuti alle 9,34 e alle 10,25, con magnitudo rispettivamente di 1.6 e 1.5. Lo sciame sismico, composto da terremoti di intensità relativamente bassa, ha generato molta paura tra gli abitanti. Per Marcello Martini, direttore dell’Osservatorio Vesuviano che ha registrato le scosse, l’evento di oggi è stato accompagnato dal cosiddetto fenomeno del bradisismo, cioè un lento sollevamento del suolo in atto da questa mattina in tutta l’area attorno a Pozzuoli. Le scosse, verificatesi ad intervalli di pochi minuti, in alcune occasioni sono state accompagnate da forti boati che ovviamente hanno terrorizzato la popolazione, mentre l’epicentro dell’evento è stato localizzato nel vulcano Solfatara. «Lo sciame sismico, avvenuto nell’area flegrea, ha avuto inizio intorno alle otto e si è sviluppato in una sequenza di eventi di bassa magnitudo, la cui attività è durata fino alle 11.30», ha spiegato Martini. «Tutti gli eventi, anche se avvertiti distintamente dalla popolazione, sono stati di bassa magnitudo e rientrano quindi nella casistica che tipicamente connota l’area. L’unica caratteristica da sottolineare, rispetto ai precedenti episodi, è stato il numero maggiore di eventi avvenuti in successione».Martini, infine, ha confermato che lo sciame sismico è legato al fenomeno più generale del bradisismo, vale a dire la deformazione del suolo dei Campi Flegrei che «allo stato attuale è in sollevamento, a partire dal 2005.
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