Napoli, 4 settembre 2012 – Pausa per la Nazionale. E di riflessione, per diversi motivi. C’è da esaminare l’ultima gara, quella vittoriosa contro la Fiorentina di un Napoli che, giura il tecnico Mazzarri, “non mi è piaciuto affatto”. Anche se in molti, esperti o meno di gioco calcio, giurano che questa è una squadra da scudetto. Il tricolore lo sogna, credendoci, anche il più piccolo, per statura ed anagrafe, idolo della tifoseria azzurra. Lorenzo Insigne, l’ultimo nato a Coverciano nella nazionale maggiore di Cesare Prandelli, dichiara senza indugi: “Se continuiamo così, possiamo giocarcela con chiunque, anche se la Juve ha grandi campioni e di Inter e Milan non mi fido”. E fa bene a non fidarsi, il giovanotto che mostra tutta la sua esperienza maturata nei campi polverosi delle serie minori. A proposito di campi polverosi, capitolo San Paolo e figuraccia planetaria per quel campo di patate mostrato agli occhi di tutto il mondo, e del Uefa in particolare, nel corso della sfida di domenica sera. La corsa contro il tempo per rimediare alla vergogna è partita questa mattina, con un sopralluogo di tecnici e agronomi, compresi quelli della Lega. Patron De Laurentiis ammette che le responsabilità sono tutte da addebitare al Napoli Calcio, si scusa per l’inconveniente e assicura che entro il termine massimo di 30 giorni il terreno di gioco sarà in perfetto stato. La causa di tutto questo, il Napoli la spiega in poche parole: “Il fungo, l’effetto serra e le alte temperature estive”. E il campo di patate è bello che servito. E per fortuna che durante la gara non si è abbattuta una pur prevedibile pioggia torrenziale. Ma c’è chi non concorda sull’effetto virus. “Ma che fungo e fungo. Ci vuole semplicemente la manutenzione, bisogna stare li e curare. Dal 18 gennaio nessuno ha fatto più nulla”. Lo dichiara Franco Marrone, che di mestiere cura i prati dei campi di calcio professionistico. Tra questi anche quello del San Paolo, ma solo fino a gennaio, quando il contratto non gli è stato più rinnovato. Ora la palla è passata a un’altra azienda. E si spera che le cose si sistemino per la prossima gara, quella con il Parma, il cui patron Ghirardi già mette le mani avanti: “”Spero proprio che non ci tocchi giocare su un prato in quelle condizioni”. Si è allarmata soprattutto l’Uefa, visto che lo stadio di Fuorigrotta dovrà ospitare il 20 settembre (dunque, fra poco più di due settimane) la prima gara del girone F di Europa League, tra il Napoli e gli svedesi dell’Aik Solna. Altro terreno, quello di Castelvolturno, qui dove il Napoli riprenderà la preparazione a partire da domani. Agli ordini di Mazzarri, soprattutto i giovanotti e i nuovi acquisti. Fino al rientro dei nazionali, occhi puntati su Mesto, Uvini ed El Kadouri. Ora che la panchina è più lunga, bisogna tener conto di ogni uomo a propria disposizione.
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