Napoli, 25 settembre 2012 – 16 anni già baby gangster che si fanno giustizia da soli, anche in amore. Il far west a Napoli è scattato ieri intorno alle 20 in Corso Garibaldi, dove un adolescente in sella al suo scooter ha fatto fuoco contro un coetaneo reo di essere il suo rivale nelle vicende amorose. Oggetto del contendere una ragazzina di appena 13 anni, cugina di Annalisa Durante, la 14enne assassinata da un proiettile vagante a forcella durante una sparatoria il 27 settembre del 2004. Secondo quanto accertato dagli agenti del commissariato Vicaria Mercato giunti sul luogo ieri sera, due ragazzi a bordo di un motorino sono stati raggiunti da due coetanei a bordo di un altro scooter. Uno scambio di battute poi i colpi di pistola. Uno dei due scooter che sbanda e finisce contro un auto in sosta. I soccorsi chiamati per quello che si immaginava in un primo momento essere un incidente stradale si trovano di fronte una situazione ben diversa, ovvero il ferimento dovuto ai colpi di arma da fuoco. E da qui la ricostruzione di protagonisti e movente: il baby camorrista fermato poi all’alba è in realtà il rampollo di una nota famiglia camorristica, egemone nella zona di Forcella. Ad essere ferito alla gamba destra è stato un giovane anche lui sedicenne di Portici, anche lui già noto alle forze dell’ordine. Un proiettile gli ha fatto perdere il controllo dell’Honda Sh procurandogli una prognosi di 30 giorni e un ricovero in ospedale. L’amico che era con lui, a seguito dell’impatto contro un’auto in sosta, è stato medicato al pronto soccorso per un trauma contusivo al ginocchio, guaribile in 7 giorni. E da lì il collegamento con la 13enne cugina di Annalisa.
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