Napoli, 27 agosto 2012 – Si consegna alla polizia con un obiettivo ben preciso: pentirsi e salvare la pelle. Si tratta di Gianluca Giugliano, pregiudicato 31enne nelle fila degli scissionisti di Secondigliano. Giugliano avrebbe cominciato a svelare importanti retroscena dell’omicidio di del boss degli scissionisti Gaetano Marino, avvenuto davanti a un lido a Terracina. Il pregiudicato avrebbe inoltre ammesso agli agenti la forte preoccupazione di essere finito nella lista nera delle persone da eliminare in questa nuova fase di faida per il controllo delle piazze di spaccio di Scampìa e Secondigliano.
Massimo riserbo, al momento, sulle dichiarazioni rese da Giugliano. L’ipotesi è che il delitto di ‘o moncherino, come era soprannominato Gaetano Marino perché monco di entrambe le mani, sia stato ordinato sarebbe arrivato dal clan Vanella-Grassi, i cosiddetti “girati”, ovvero gli scissionisti degli scissionisti che starebbero acquisendo un peso sempre maggiore nell’ambito del traffico della droga nei quartieri a nord di Napoli. Giugliano avrebbe anche rivelato che la decisione di eliminare Gaetano Marino sarebbe stata presa al termine di un summit tenutosi in quella che viene considerata la roccaforte dei Vanella-Grassi, ovvero quell’agglomerato di palazzine popolari che passa sotto il nome di “Case Celesti”, a Scampìa.
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