Napoli, 4 agosto 2012 – Con la valigia di cartone forse sarebbe meglio emigrare altrove. Per gli immigrati l’Italia non è affatto lastricata d’oro. Figurarsi al Sud e di questi tempi. Si pensi soltanto che in Campania un immigrato guadagna in media, al mese, 503 euro in meno di un comune cittadino italiano. In realtà un reddito così povero lo si calcola particolarmente sul nostro territorio regionale. A guardare oltre i confini della Campania, si calcola che in nessun’altra Regione d’Italia la differenza di reddito cittadino italiano-cittadino immigrato è così elevata. I numeri sono il risultato di uno studio della Fondazione Leone Moressa, Centro di ricerca sull’economia dell’immigrazione, sulla base dei dati forniti dall’Istat e al netto del lavoro nero. In regione un lavoratore immigrato percepisce in media 746 euro, un euro in meno di ciò che succede in Puglia, dove però la differenza in busta paga tra italiani e non è di 405 euro, mentre in Sicilia è di 415, su un reddito medio di 743 . Nel Mezzogiorno, sempre secondo lo studio, la Calabria è il posto dove il lavoro straniero «costa» meno, 674 euro, e la differenza media con lo stipendio di un dipendente locale è di 456 euro. A livello nazionale, chi arriva in Italia percepisce in media 973 euro al mese, 316 euro in meno di un italiano. Non ha nessuna incidenza per gli stranieri, si legge ancora nella relazione della Fondazione, essere laureati: più aumenta il livello d’istruzione, maggiore è il gap con i dipendenti italiani con le medesime caratteristiche. Le donne straniere guadagnano 790 euro, mentre i maschi 1122.
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