Napoli, 30 agosto 2012- Dopo il cardinale Sepe e il presidente della Regione Campania Caldoro, anche Antonio di Pietro,leader dell’Idv dice no al quartiere a luci rosse proposto dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris. “Lo Stato non deve gestire la prostituzione, deve darsi da fare per fare in modo che la prostituzione non ci sia, non prendendosela con le prostitute ma con magnacci e delinquenti che ne approfittano . Insomma anche Di Pietro si dice contrario alla gestione di quartieri a luci rosse da parte dei comuni. “Lo Stato non deve assolutamente lucrare sulla disperazione. Queste donne sono vittime che si prostituiscono per necessità, non delle approfittatrici. Non so esattamente che cosa voglia fare De Magistris – ha concluso l’ex pm – ma so per certo che, rispetto a un fenomeno come quello della prostituzione, dovremmo lavorare per togliere dalla strada queste persone: Persone cui dare un’occasione di un lavoro migliore, e non creare quartieri a loro dedicati o intervenire con le camionette della polizia.” Insomma trovare un sistema per creare meno allarme sociale, meno disagio.Critiche dunque anche in casa Idv per De Magistris. Ma si sa le divergenze politiche sono poca roba rispetto alla portata dirompente della condanna pronunciata dal cardinale di Napoli Crescenzio Sepe, durante l’omelia per le celebrazioni di santa Patrizia, compatrona di Napoli. “Si scelgono temi a effetto che richiamano spazio sui media per non affrontare i problemi seri di Napoli.”
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