Napoli, 13 luglio 2012 – Lo stadio a Ponticelli s’ha da fare. De Magistris l’ha rimarcato più volte, sostenendo che il nuovo stadio sarebbe divenuto realtà prima della fine della sua legislatura. L’idea resta in piedi. Ciò che potrebbe cambiare è l’ubicazione. Insomma, resta il principio che “lo stadio s’ha da fare”, ma non è certo che si faccia a Ponticelli. Né, addirittura, che se ne faccia uno nuovo. Rinnovato potrebbe essere il vecchio e caro San Paolo, quello che, nelle parole di De Laurentiis pronunciate appena ieri, “resta lo stadio del Napoli”. La tradizione, si sa, non la si cambia tanto facilmente. Qui non siamo a Torino. In questo stadio ci ha giocato Maradona e si è vinto il primo scudetto e l’ultima Coppa Italia. Frattanto, par di capire che al vaglio ci siano due proposte. L’una, che fa capo ad una società dell’area Est, relativa alla costruzione di uno stadio polifunzionale a Ponticelli. Ma è lo stesso sindaco di Napoli a rivelare che, nel frattempo, “ne è arrivata anche un’altra oltre quella”. Un progetto che vede scendere in campo una seconda cordata di imprenditori, che ha in mente un’altra area, ma che ha preso in esame anche l’ipotesi di ristrutturare il San Paolo. Non è finita affatto qui. Altre offerte sarebbero attese a breve. Di ritorno dalle vacanze, a Palazzo San Giacomo saranno prese in esame tutte le proposte e verrà valutata quella migliore. Frattanto, De Magistris precisa che con De Laurentiis, proprio sulla questione stadio, non c’è e non può esserci alcuna polemica. “Lui è il presidente del Napoli, io il sindaco. Sul nuovo stadio – chiosa l’ex pm – decideranno le regole”.
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