Napoli, 24 luglio 2012- Nuovo arresto del Gico e della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea per Pasquale Zagaria, fratello di Michele, accusato di estorsione e sequestro di persona nell’ambito dell’indagine sulla compravendita di alcune aree a Chiaiano. La vicenda risale ai primi anni Duemila: dalle indagini coordinate dal procuratore aggiunto Fragliasso e dai sostituti Maresca, Milita e D’Avino, è emerso che, nel corso di una delle tante emergenze rifiuti, Fibe spa cercava cave da adibire a discarica.Avendolo saputo, un imprenditore acquistò quelle di Chiaiano per realizzare una speculazione: le offrì infatti in vendita a Fibe per il doppio del prezzo. Una volta avvenuto l’acquisto, il proprietario originario, resosi conto che avrebbe potuto ottenere molto più denaro dalla vendita delle cave, si rivolse a Zagaria. Il boss convocò l’imprenditore autore della speculazione e, minacciandolo anche con armi, gli impose di consegnargli, in più tranche, la differenza tra il prezzo al quale aveva acquistato le cave e quello al quale le aveva rivendute a Fibe. Oltre all’estorsione, a Zagaria detenuto in carcere, sono contestati anche i reati di sequestro di persona e detenzione illegale di armi.
Nell’ambito della stessa indagine che ha portato il Gico alla notifica dell’ordinanza al fratello dell’ex primula rossa è stato arrestato anche un imprenditore di Saviano in provincia di Napoli. L’uomo che gestisce un’azienda nel settore dei mangimi e dei concimi avrebbe cambiato al fratello del boss dei casalesi gli assegni consegnati dall’imprenditore a seguito della richiesta estorsiva sulla compravendita delle cave di Chiaiano.
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