NAPOLI, 16 giugno 2012 – Oltre 3 milioni e 129 italiani vivono in condizioni di povertà assoluta che non riescono ad accedere ai beni e servizi essenziali per conseguire uno stadard di vita minimamente accettabile. E poi ci sono altri 8 milioni di persone che vivono in una povertà relativa. Una povertà che non risparmia i minori. Sono questi i dati emersi dall’ intervento del presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo agli ‘Stati generali degli amici dei poveri’, in programma oggi e domani a Napoli. E in situazione del genere “se non si è solidali – ha avvertito Impagliazzo – si finisce per avvertire i mondi poveri, come ingombranti, se non minacciosi. Il nostro tempo rischia l’ecclissi della cultura della solidarietà. In un tempo di crisi non si può essere solidali, così si dice. Cominciano ad esplodere risentimenti sociali che non vanno sottovalutati”. A giudizio del presidente della Comunità di Sant’Egidio “il quadro può apparire drammatico ma non è lontano dalla realtà. Si ha la sensazione che l’esclusione si vada affermando quasi come un’attitudine corrente, mentre svanisce sempre di più il senso di debito sociale, radicato nella cultura cattolica e socialista”.
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