Napoli, 16 giugno 2012 – Dai social network a via Toledo, passando per il palato. Obiettivo: decretare la regina sfoglia, scegliendo tra il gusto morbido e pieno della frolla e quello più croccante della riccia. È questo il leitmotiv dello Sfogliamob, figlio dell’antico dilemma riccia-frolla, cui il giornalista de “Il Mattino” Pietro Treccagnoli ha deciso di mettere fine attraverso un flashmob a carattere storico culinario. A darsi appuntamento in una storica pasticceria nel cuore di Napoli oltre 100 persone che a suon di morsi hanno portato acqua al mulino della riccia e della frolla, a seconda del proprio gusto. Una sfida tutt’altro che faticosa, non c’è che dire cui ha preso parte tra gli altri, anche il capo dell’opposizione in Comune Gianni Lettieri e dove a farla da padrona è stato il palato, giudice supremo dell’antico dolce made in Naples. Per la cronaca, a vincere la sfida è stata la riccia. Ma al di là dall’essere solo un dolce partenopeo, la sfogliatella vanta una storia antica che la farebbe risalire al 1700. A quei tempi era all’interno dei conventi si sviluppava l’arte della pasticceria, tradizione vuole che la sfogliatella sia nata proprio in uno di questi conventi,quello chiamato Santa Rosa che si trova vicino ad Amalfi in Conca dei Marini, affacciato sul mare.
E’ qui che la sfoglia di farina, acqua, sale e sugna veniva riempita con semolino, ricotta, uova, zucchero, canditi a pezzetti. Ancora oggi pare esser questa la ricetta di cotanta bontà, delizia di palati napoletani e soprattutto stranieri che una volta assaggiata la nostra sfogliatella difficilmente riusciranno a trovarne di meglio in giro per il mondo.
RSS feed for comments on this post. TrackBack URL