Napoli, 23 giugno 2012 – All’indomani dell’approvazione del bilancio di previsione 2012 al comune di Napoli, dopo una seduta di 27 ore, si ritorna sui punti più critici su cui inasprisce lo scontro. nodo focale l’applicazione dell’aliquota massima dell’Imu agli alloggi dell’istituto autonomo case popolari. in pratica secondo la norma nazionale i comuni partendo da un parametro di 7,6 potevano decidere autonomamente di aumentarlo sino a 10, 6, cosa che ha fatto l’ente di palazzo san giacomo nei confronti degli alloggi IACP appunto. una manovra che ha scatenato l’ira dell’assessore regionale all’urbanistica Marcello Taglialatela che ha incontrato l’assessore al bilancio del comune Riccardo Realfonzo, quello al patrimonio Bernardino Tuccillo e il capo di gabinetto Attilio Auricchio. Per Taglialatela la decisione è un duro colpo alle fasce deboli che ora pagheranno di più e sottolinea, dall’amministrazione comunale sono arrivate solo laconiche rassicurazioni. preoccupato anche il commissario dell’IACP di Napoli Carlo Lamura che ha scritto una lettera al sindaco Luigi De Magistris per far presente il problema dell’istituto. ma da palazzo san giacomo interviene lo stesso Realfonzo, la manovra ha un carattere progressista assicura e si fonda su una fiscalità locale fortemente redistributiva grazie alla ridefinizione dell’addizionale irpef che avvantaggia coloro che hanno redditi inferiori ai 35mila euro. se tra assessori è guerra tra primo cittadino e governatore invece la sinergia è più forte che mai. il presidente della regione Stefano Caldoro, infatti sostiene la proposta del sindaco di Napoli De Magistris per un intervento normativo da parte dello stato per consentire la ristrutturazione del debito. bisogna mettersi sullo stesso piano, raccomanda Caldoro, e solo così avremo una filiera istituzionale responsabili in tutti i settori dell’amministrazione e per il bene di tutti.
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