Napoli, 24 maggio 2012 – Una villa mozzafiato con piscina e vista sul golfo di Napoli. 250 mq di assoluto paradiso, e regno del superboss degli anni 80 Michele Zaza. Una villa che nella sua spregiudicata bellezza rappresentava in un oltraggio non solo alla giustizia ma tutto il contesto sociale. Acqua passata perchè nel 2010 il bene sottratto al boss entro’ nella disponibilità del comune di Napoli che lo stesso giorno lo assegno alla cooperativa lì’orsa maggiore che si occupa disabili e minori a rischio. Un passaggio reso possibile grazie ad un uomo come Giovanni Falcone il cui lavoro incessante porto’ all’introduzione del reato di associazione mafiosa e rese possibile il sequestro dei beni alle criminalità organizzate. Lavori quasi ultimati per adattare la struttura a ricevere i minori eppure incredibilmente il centro non può aprire bloccato per questioni burocratiche relative ad abusi edilizi. Nella giornata di commemorazione della strage di capaci, la cooperativa, insieme ai volontari dell’associazione, al fianco degli operatori della giustizia ha aperto le stanze della villa la gloriette, che attende ancora il suo riscatto.
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