Napoli, 8 maggio 2012 -Il Pdl si arrende a Pozzuoli e Torre del Greco, dove vince il laboratorio politico Pd-Udc. Ma la resa dei conti annunciata dal commissario berlusconiano, Francesco Nitto Palma, non ci sarà. È lo stesso ex guardasigilli, in conferenza stampa, a fare un passo indietro investendo direttamente i vertici romani del partito del caso Campania: «Sulle alleanze e sul rimpasto deciderà il segretario Angelino Alfano», annuncia Palma. Un clamoroso cambio di rotta rispetto alla linea assunta finora, che lo ha portato a minacciare in più di un’occasione la crisi alla Regione in polemica con i centristi.
Cos’è successo? È radicalmente mutato, in primis, il quadro politico a livello nazionale: il tema del rapporto con l’Udc è infatti diventato cruciale in vista delle prossime Politiche e ciò impone maggiore prudenza. Un’esigenza, questa, che oggi si avverte molto di più anche sul piano locale: le Amministrative hanno dimostrato che senza l’anima moderata il centrodestra soffre e in certi casi crolla. Viceversa l’alleanza tra Pd e Udc funziona. E allora piuttosto che rompere bisogna ricostruire.
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