Secco 2-0 nella notte dell’Olimpico per mettere al tappeto la Juventus campione d’Italia e conquistare un trofeo che da queste parti mancava da un quarto di secolo, il primo dell’era De Laurentiis. E’ il Napoli il vincitore della Coppa Italia edizione 2011-2012. Nella notte degli addii (è stata l’ultima sia per Lavezzi, incitato dai tifosi napoletani dopo i fischi di sette giorni prima, che per Del Piero), i tre tenori più uno (il solito Pandev) surclassano i bianconeri al termine di una gara nella quale non sono mancate le emozioni. Tutto nella ripresa. Al 61esimo Lavezzi viene atterrato in area, rigore netto realizzato in maniera impeccabile da Cavani, mentre le telecamere indugiano su De Laurentiis in tribuna con le mani sul volto. Si riprende con le folate della Juventus. Un forcing senza sosta spento con il primo contropiede utile per gli azzurri. Azione da manuale a sette minuti dalla fine: Maggio dalla sua corsia scarica al centro per Pandev, subentrato a Lavezzi, che la serve Hamsik sul filo del fuorigioco. Nulla da fare per il diagonale dello slovacco. La Juve tenta la carta dell’ex più odiato dalla tifoseria partenopea, ma Quagliarella dà una mano proprio ai suoi vecchi compagni. Dopo aver deviato un tiro di Pepe, finito di poco a lato, perde letteralmente la testa e in un corpo a corpo con Aronica nell’area del Napoli, lo atterra con una gomitata al volto. Cartellino rosso e terzo boato di gioia dagli spalti colorati d’azzurro. Il resto è copione. La Coppa Italia va al Napoli. Capitan Cannavaro la alza, e sembra di rivedere il fratello Fabio mentre solleva al cielo la Coppa del mondo. Altro prestigio, non da meno l’emozione. E’ festa. Anzi, è delirio. Sugli spalti come in città.
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