Napoli, 18 maggio 2012 – Nuovo capitolo del caso che travolge l’antica biblioteca dei Girolamini di Napoli. Questa mattina la Procura di Napoli ha infatti individuato e sequestrato 240 libri illecitamente sottratti. I testi vanno ad aggiungersi ad altre centinaia di volumi anch’essi sequestrati per essere sottoposti ad accertamenti circa la loro origine. La biblioteca di via duomo fu preventivamente sequestrata lo scorso 18 di aprile a seguito dell’inchiesta sul furto di circa 1500 volumi antichi, denunciato dal direttore massimo de caro poi dimessosi perché indagato dalla magistratura per il reato di peculato. Allora gli inquirenti perquisirono diverse residenze di De Caro, tra cui quella veronese, rinvenendo anche alcuni libri antichi di cui gli inquirenti stanno ancora cercando di capire la provenienza. sulla questione intervenne anche il ministro dei beni culturali Lorenzo Ornaghi rispondendo alla Camera ad una interrogazione presentata dal Pd. Nella sua risposta Ornaghi sottolineò la nomina del direttore della storica Biblioteca non dipende dal ministero bensì dalla Congregazione religiosa che la gestisce. La vicenda, per la precisione è iniziata quando Tomaso Montanari, fiorentino, docente di Storia dell’arte moderna alla «Federico II» di Napoli, denunciò al Corriere del Mezzogiorno e a Il Fatto quotidiano di avere visitato la Biblioteca dei Girolamini, che contiene oltre 150 mila manoscritti e volumi antichi, e di averla trovata in condizioni penose: disordine, polvere, pile di libri preziosi accatastate per terra, lattine vuote di Coca-cola abbandonate sugli antichi banconi. accadono cose strane, scrisse montanari la gente che abita intorno al convento parla di auto che escono cariche, nottetempo, dai cortili della biblioteca». Il direttore De Caro ha rispose alle accuse con una denuncia ai carabinieri, sollevando il «giallo», tutt’ora aperto, di 1500 preziosi libri scomparsi.
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