Napoli, 17 maggio 2012 – Delle venti ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Tribunale di Napoli su richiesta dalla DDA nei confronti di esponenti e affiliati al clan Belforte di Marcianise (Caserta) la squadra mobile di Caserta finora ne ha eseguite diciannove. Le indagini che hanno portato, stamani, all’operazione “Officina del crimine”, sono scaturite da un tentativo di estorsione nei confronti di un imprenditore che aveva avviato un cantiere edile a Caserta. Gli investigatori riuscirono a individuare uno degli emissari del clan, Massimo Belgiorno, titolare di un’officina meccanica di San Nicola la Strada, nel Casertano, e dalle successive intercettazioni ambientali fu scoperto che proprio in quel locale si svolgevano summit di camorra durante i quali venivano pianificate le attività criminali dei Belforte tra il 2007 e il 2008, tra cui raid estorsivi e anche tutte le attività legate alla fiorente attività di traffico di stupefacenti tra cui cocaina, crack e hashish. Uno degli arrestati, Vincenzo Mataluna, è stato arrestato dagli agenti della Mobile in flagranza: i poliziotti, infatti, hanno trovato hasish nascosto nella federa di un cuscino durante la perquisizione della sua abitazione a Maddaloni.
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