Napoli, 10 maggio 2012 – Un tesoretto non da poco: circa 33 milioni di euro. Un tesoretto fantasma, sul quale il Comune di Napoli puntava a mettere le mani, ma che rischia di non incassare mai. Si tratta di soldi di un pacchetto di 350 mila contravvenzioni al codice della strada, tutte a rischio prescrizione. I verbali sono stati eseguiti per transiti vietati, nei primi tre mesi dell’anno, su corsie preferenziali e nelle Zone a traffico limitato sottoposte a telerilevamento. Se si pensa che ciascuna multa ammonta a 96,52 euro e si moltiplica la cifra per 350mila, il calcolo è presto fatto: siamo molto oltre i 33 milioni di euro. Soldi quasi persi. Come potrebbero andare smarrite, sempre per prescrizione, contravvenzioni per divieto di sosta o attraversamento di incrocio con semaforo rosso.
Il rischio prescrizione, fanno sapere dal comando di polizia municipale, è colpa dello scarso numero di uomini impiegati negli uffici amministrativi. Va sottolineato che nel complesso le unità ci sono. Il problema è che dallo scorso 26 marzo praticamente tutti gli uomini della polizia municipale sono stati spostati dagli uffici in strada, per garantire la maxi Ztl di Chiaia e la pedonalizzazione del Lungomare. Tra gli uomini presi dagli uffici e mandati ai varchi ci sono anche quelli del settore legale. Risultato: da due mesi non vengono esaminate e inviate le contravvenzioni, che giacciono dimenticate negli uffici chiusi, o presidiati da un unico agente.
Il tutto mentre cresce in misura esponenziale il numero di ricorsi al prefetto e al giudice di pace, nonché il numero di notifiche e pagamenti da acquisire, le ingiunzioni da notificare ed i ruoli da predisporre. Altro tempo guadagnato a favore della prescrizione. Il rischio, alla fine, che resteranno in pochi, a Napoli, a pagare le multe.
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