Napoli, 12 aprile 2012 – E’ il pizzo della monnezza. Una tangente di 10mila euro mensili imposta a una ditta per la raccolta dei rifiuti a Caivano. Con l’accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso sono stati fermati dai carabinieri Giuseppe Falco, 45enne del luogo, incensurato e Davide Carbone, 32 anni, residente in via Diaz, già noto alle forze dell’ordine. I due in mattinata, insieme ad un complice in via d’identificazione, hanno bloccato 4 autocompattatori di una ditta di Casagiove, in provincia di Caserta, vincitrice dell’appalto per la raccolta rifiuti solidi urbani per il comune di Caivano con un introito di 320.000 euro mensili e, dopo aver minacciato gli autisti, hanno rubato le chiavi dei veicoli, dandosi alla fuga.
Successivamente hanno contattato, di persona, il rappresentante di zona della società, chiedendogli 10.000 euro mensili per continuare il suo lavoro “in tranquillità”. I militari hanno immediatamente avviato le indagini, dopo la denuncia presentata dai responsabili della ditta, rintracciando e fermando i due, che sono stati formalmente riconosciuti, di persona, dalle vittime. I fermati sono stati portati nel carcere di Poggioreale.
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