Napoli, 18 aprile 2012 – Ancora una fumata nera. Con tempi che slittano fino a far maturare un record. Mai la Procura di Napoli era rimasta per così tanto tempo senza un capo. Da quattro mesi, ovvero dal giorno del pensionamento, per sopraggiunti limiti di età, di Giovandomenico Lepore, il facente funzioni è Alessandro Pennasilico. Frattanto, è gara a tre. Una corsa il cui finish è stato rinviato ancora una volta. Il prossimo 2 maggio, sorprese d’ultima ora a parte, ci sarà la decisione del plenum del Csm sulla nomina del nuovo procuratore della Repubblica di Napoli. La seduta era iniziata di buon mattino a Palazzo dei Marescialli. A fine mattinata la proposta dei consiglieri togati di Unicost Pina Casella e Riccardo Fuzio di riprendere la discussione il 2 maggio. Proposta promossa con 15 voti a favore, 7 contrari e 3 astenuti.
L’organo di autogoverno dei magistrati deve decidere su tre candidati: il procuratore di Nola Paolo Mancuso (nella foto), proposto dalla commissione con i voti dei due togati di Area, il procuratore di Potenza Giovanni Colangelo, proposto con il vogo della togata di Unicost Pina Casella, e il procuratore di Santa Maria Capua Vetere, Corrado Lembo, proposto dal togato di Magistratura indipendente Tommaso Virga.
Secondo quanto emerso a margine dei lavori la proposta di rinvio sarebbe venuta fuori dopo che sembrava essere maturata, da parte dei consiglieri laici di centrodestra, la scelta di sostenere il candidato Paolo Mancuso.
In apertura di seduta il vice presidente del Csm Michele Vietti aveva dato il benvenuto al nuovo procuratore generale della Cassazione Gianfranco Ciani, che ha preso il posto di Vitaliano Esposito, andato in pensione, e partecipa per la prima volta ai lavori come componente di diritto.
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