Muore dopo ore di attesa, il racconto del fratello

Napoli, 11 aprile 2012 – “Urlava, disturbava e per questo l’hanno allontanata”. A denunciare l’incredibile è il fratello di Claudia d’Aniello la 41 enne morta lo scorso 3 di aprile all’ospedale Pascale di Napoli dopo un’attesa di sei ore al Fatebenefratelli. Ieri la nomina del perito  che entro oggi dovrebbe eseguire la perizia sul corpo della mamma di quattro figli deceduta dopo ore di strazianti dolori. “Mia sorella gridava talmente forte che l’hanno portata via per evitare che disturbasse gli altri pazienti”, racconta Guglielmo, “Claudia chiedeva di essere sedata, continua, ma le sue richieste sono cadute nel vuoto”. Ancora sotto shock i familiari della donna, madre di quattro figli e il marito della donna che non riescono a capacitarsi della morte di claudia. Diverse le ipotesi al vaglio degli inquirenti, a partire dall’’errore medico, ad un eventuale errore nel dosaggio dei medicinali chemioterapici cui era sottoposta la 41enne, sino alla mancata reperibilità del radiologo. Per adesso comunque non sarebbero emersi legami tra le ore di attesa della donna al pronto soccorso e la successiva morte. Sulla vicenda interviene anche l’associazione dei medici che invoca una maggiore vigilanza sull’operato del pronto soccorso. Intanto oltre a quella della magistratura, sul caso sono stata aperte anche altre due inchieste, la prima portata avanti dalla commissione parlamentare d’inchiesta sulla sanità e l’altra interna all’ospedale di Via Manzoni.