Sorrento, 11 aprile 2012 – Francesco Schettino resta ai domiciliari. Lo ha deciso la quarta sezione penale della Cassazione che ha confermato per l’ex comandante della Costa Concordia l’ordinanza del 7 febbraio scorso emessa dal tribunale del riesame di Grosseto. schettino è accusato tra gli altri reati di omicidio colposo plurimo, abbandono della nave, naufragio, comunicazione non corretta alle Capitanerie di porto, tutti reati connessi al naufragio della nave da crociera avvenuto lo scorso 14 gennaio al largo dell’isola del Giglio, che costò la vita a trenta persone. Ieri dopo un’udienza durata più di tre ore la decisione della cassazione che ha respinto sia la richiesta della procura per la quale schettino avrebbe dovuto finire in carcere, sia quella dei legali del comandante che avevano chiesto la revoca dei domiciliari perché insussistenti il pericolo di inquinamento delle prove nei confronti dell’indagato. Nessun commento da difesa e accusa, per quest’ultima il procuratore di Grosseto Francesco Verusio vuole aspettare la lettura delle motivazioni per pronunciarsi, anche se, sottolinea, “è stata comunque riconosciuta la validità dell’impianto accusatorio”. Dalla difesa prima della decisione era stata espressa la massima fiducia nei giudici, evidenziando anche il processo mediatico distorto a cui sarebbe stato sottoposto schettino: “Abbiamo trovato maggiore disponibilità da parte dei parenti delle vittime”, dicono i legali, “che da chi dice di essere parte lesa”. Sulla revoca dei domiciliari avevano riposto poche speranze anche parenti e amici del comandante di meta di Sorrento che sin dal primo giorno hanno difeso il loro concittadino. Schettino nel giorno di pasqua ha usufruito di un permesso per trascorrere tre ore a casa della sorella. una svolta alle indagini potrebbe arrivare nei prossimi mesi: il 21 luglio ci sarà infatti, l’udienza dell’incidente probatorio sulla ‘scatola nerà della nave Costa Concordia, nella quale sarà discussa la relazione dei periti. L’esame tecnico è considerato una controprova determinante rispetto alla ricostruzione fatta e alle testimonianze raccolte dagli inquirenti sul naufragio davanti all’Isola del Giglio.
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