Napoli, 6 marzo 2012 – La maglietta azzurra dal Pocho adagiata sulla bara bianca e decine e decine di palloncini bianchi che volano via nel vento di “Sangiovanniello” quando il feretro lascia l’angusta cappella della Madonna dell’Arco per raggiungere la vicina parrocchia di Santa Rita. Tutto il popolare quartiere di piazza Ottocalli ha partecipato stamane ai funerali di Carmine Cristiano Mantice, il ragazzo 18enne ucciso venerdi notte sotto casa in via Profumo. Intanto, dal fronte delle indagini trapelano nuovi elementi. Qualcuno telefonò a Carmine Cristiano Mantice pochi giorni prima della sua morte e gli disse parole che lo sconvolsero. È stata la sorella del diciottenne assassinato a rivelarlo alla squadra mobile: la telefonata, dunque, riveste un’importanza fondamentale e potrebbe contribuire a risolvere il giallo. Fin dal primo momento gli agenti della squadra mobile, con il vicequestore Andrea Curtale, hanno avuto l’impressione che Carmine Cristiano Mantice sia stato assassinato per motivi passionali. Sembra che avesse mantenuto i contatti con una sua ex fidanzata ora legata a un pregiudicato; quest’ultimo però si è presentato in Questura e ha spiegato di essere estraneo all’omicidio. Un rompicapo, dunque, almeno per il momento.
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