Il decreto rifiuti passa alla Camera, ma con l’assenzo forzato del Partito democratico e senza il voto di molti parlamentari campani del Pdl. Il timore è che arrivi lo stop ai viaggi dei rifiuti verso le altre regioni: in questo caso l’intero sistema andrebbe in crisi. Immediata la reazione del sindaco de Magistris , che parla di un provvedimento contro la Campania e contro Napoli. C’è quindi la fiducia del Governo, ma si è defilato il presidente della Provincia Luigi Cesaro. Non hanno votato neppure il presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli, Nunzia De Girolamo e Paolo Russo che per il centro destra segue da anni i problemi ambientali ed è stato anche presidente della commissione ecomafie. E’ stato proprio Russo a presentare un ordine del giorno che dovrebbe essere votato oggi. Nel documento si chiede al governo di chiarire che per i rifiuti provenienti dagli stir non è necessario l’accordo delle regioni. Questa sarà la quarta volta che i campani tentano di far passare la stessa norma: alla Camera si voterà oggi, poi il testo dovrà tornare al senato. Sulla questione interviene anche il presidente di Confindustria Campania, Giorgio Fiore che chiede al sindaco de Magistris di dare risposte ai cittadini napoletani che rischierebbero di subire una nuova emergenza rifiuti. Ci va duro Fiore, che al primo cittadino manda a dire che “non basta fare il leader nelle piazze”. Il presidente di Confindustria non condivide il no al termovalorizzatore di de Magistris, ne il no alle discariche. Eppure Fiore dice di non essere a favore né dell’una né dell’altra, ribadisce di puntare solo alla soluzione del problema.
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