Napoli, 8 marzo 2012 – Respinge le accuse, dice di aver agito sempre con correttezza e onestà e rimanda a un prossimo incontro con i magistrati, una volta che avrà avuto modo di leggere approfonditamente le carte dell’inchiesta, il momento in cui si difenderà nel dettaglio dai gravi fatti che gli sono contestati. E’ stato breve ieri nel carcere di Poggioreale l’interrogatorio di garanzia, davanti al gip Ludovica Mancini, del professor Paolo Jannelli, primario di ortopedia al Cardarelli, arrestato nell’ambito dell’inchiesta sulla sanità a Napoli. Assistito dall’avvocato Bruno Von Arx, Jannelli tra qualche giorno dunque sarà ascoltato dai pm , titolari dell’inchiesta che ha svelato una serie di presunti illeciti, dal dirottamento dei pazienti dal Cardarelli alla casa di cura Villa del Sole – di cui Jannelli è proprietario – alla truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale (le prestazioni venivano pagate due volte, dai pazienti e dalla ASl sulla base di false documentazioni), agli episodi di assenteismo. Uno scenario a fosche tinte quello che emerge dall’ordinanza di custodia emessa dal gip Ludovica Mancini, che ha accolto le richieste dei pm: i pazienti dell’ospedale, spesso anziani e in gravi condizioni di salute, sono stati trattati – scrive il gip – “con modalità odiose” per indurli a farsi ricoverare nella casa di cura privata. E gli indagati avevano messo in piedi “un vero e proprio sistema criminale” di cui Paolo Jannelli era il “dominus”
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