Napoli, 24 marzo 2012 -Se ne parlava da giorni. O meglio, da settimane ed ora è arrivata l’ufficialità: il Consiglio dei ministri ha sciolto per infiltrazioni mafiose i Comuni di Pagani, in provincia di Salerno, e di Gragnano, nel Napoletano. Sindaco di Gragnano era Annarita Patriarca, moglie del primo cittadino di San Cipriano d’ Aversa, Enrico Martinelli, arrestato nelle scorse settimane per i suoi presunti rapporti di sudditanza nei confronto di un capoclan. Nei giorni scorsi la Patriarca aveva annunciato le proprie dimissioni, una scelta letta da alcuni come un estremo tentativo di evitare lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche. Cosa che invece è puntualmente avvenuta a poche ore dalla visita a Napoli del ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri. “Si tratta – evidenzia una nota della Prefettura – di un provvedimento adottato in via cautelativa per assicurare le normali garanzie di affidabilità e di buon andamento della pubblica amministrazione e per garantire la regolare attività amministrativa dell’ente locale, anche tenuto conto che il sindaco del citato comune ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica il 13 marzo scorso”.La provvisoria amministrazione dell’ente è stata affidata ai commissari Salvatore La Rosa (prefetto), Rosalia Mazza (viceprefetto) e Francesco Greco (funzionario economico-finanziario) i quali assumeranno l’incarico lunedì prossimo. Cancellato anche il consiglio comunale di Pagani dove da tempo si viveva un periodo complicato, iniziato con l’inchiesta giudiziaria che ha colpito l’ex sindaco e consigliere regionale Alberigo Gambino.
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